La nuova avventura, i nostri eroi hanno dei nuovi nemici da affrontare

Era un caldo pomeriggio d’estate e nella caotica New York, la gente girava indaffarata per le vie di Manatthan, ma sotto le macchine che sfrecciano per le strade, sotto gli immensi grattaceli che si stagliano nel blu infinito, sotto le centinaia di persone che corrono per il quartiere; proprio sotto tutto questo nelle fogne, tra graffiti e murales vivono cinque personaggi molto strani.
Erano le quattro del pomeriggio e in una stanza circolare, precisamente sotto il pentagono, nelle fogne quattro giovani e un anziano meditavano erano a gambe incrociate, le mani giunte ad un tratto uno dei giovani aprì un occhio per sbirciare cosa succedesse:
- Michelangelo concentrati! – disse la voce dell’anziano e il giovane tornò alla sua meditazione.

Dopo mezz’ora la meditazione finì e ognuno andò ad occuparsi al proprio passatempo preferito.

Raffaello, la tartaruga dalla maschera rossa, era come al solito ad allenarsi con il sacco di sabbia, è il più maniacale del gruppo, quasi al limite dell’ossessione, e anche se il loro maestro lo mette in guardia questo non gli impedisce di allenarsi senza sosta. Le sue armi sono due potenti tridenti d’acciaio, chiamati sai, che assieme alla sua furia sovrumana gli hanno fatto guadagnare il soprannome di “arma segreta”.Gli piace andare sui rollerblade, il suo unico momento di rilassamento lo sfrutta per ascoltare musica punk, hip-pop, rock e metal col volume a palla.

Michelangelo, la tartaruga dalla maschera arancione, era a sgranocchiare pistacchi davanti alla tv, è un tipo che adora le burle e le battute, che tengono alto il livello di umorismo del gruppo, anche se a volte esagera. E’ molto pigro, ma quando entra in azione non lo ferma più nessuno, e dato che è il più piccolo dei quattro fratelli è anche il più veloce. Le sue armi sono due potentissimi nuchaku, micidiali bastoni roteanti ideali per il suo spirito battagliero. Il suo mezzo di trasporto preferito è sicuramente lo skateboard, va matto per i video- game, i fumetti e per la tv.

Donatello, la tartaruga dalla maschera viola, era al computer come al solito, il suo computer multi accessoriato; lui è nato col pallino della meccanica, qualsiasi cosa si rompa ci pensa Mr. Aggiustatutto. E’ un inventore nato, esperto di computer, robotica, motori e non solo. La sua arma è il bastone Bo, una lunga asta di legno robusto che picchia forte. Quando cerca emozioni pedala sulla sua fidata Bike, la sua passione nel tempo libero è costruire strani marchingegni.

Leonardo, la tartaruga dalla maschera blu, stava continuando la meditazione anche se con tutto quel trambusto era difficile concentrarsi, è considerato il leader del gruppo (anche se non tutti sono d’accordo), e prende il suo ruolo molto seriamente, facendo da braccio destro al loro sensei. Le sue armi sono le due sottili spade gemelle, katana d’acciaio lucente che non lascia mai. Quando può si diverte moltissimo col suo monopattino, si allena con impegno e nel tempo libero medita per diventare un bravo ninja.

In un angolo della stanza circolare, lontano da tutto questo un topo grigio chiamato Splinter, guardava divertito i suoi allievi.

Grazie Diffy ecco il continuo...

Neanche dieci minuti che dalla porta principale entrò un ragazzo urlando, aveva i capelli neri e due occhi azzurri, indossava una maglietta rossa e un paio di jeans sotto un lungo impermiabile marrone, e teneva in mano una mazza che sventola in aria. Alle sue spalle una donna dai capelli rossi, imbarazzata dal sua amico si teneva a debita distanza da lui.
- E’ inaudito, se ne sono approfittati ecco cos’è, è veramente inaudito – urlò il ragazzo.
- Si può sapere che succede, zuccone? – disse la tartaruga dalla maschera rossa andando verso il ragazzo.
- Giuro che se li prendo li riduco in brandelli… - continuava a sbraitare il ragazzo sventolando la mazza da baseball, senza degnare di uno sguardo la tartaruga.
- Insomma Casey vuoi dirci che succede? – chiese Leonardo, il quale si era stufato di tutto quel trambusto che aveva interrotto la sua meditazione (che ormai era andata a farsi friggere).
- Ci eravamo appena sbarazzati dei Purple Dragon… - disse abbassando la mazza, e accasciandosi a terra. A quel punto intervenne la ragazza:
- Uno del clan “Aeko”, gli ha completamente sfasciato la moto…
- Il clon-chomp-coso-chomp? – chiese Michelangelo girandosi verso di loro, mangiando i pistacchi.
- Da quando i Purple Dragon hanno lasciato la città, il clan “Aeko” ha iniziato a organizzarsi, e ora che passato già un anno, sono padroni della città! Ho fatto delle ricerche: “Aeko” significa “veloce” in giapponese, il loro tatuaggio di riconoscimento è una stella ninja… - disse la ragazza.
- Però che fantasia! – esclamò ironicamente Raffaello, che si era rimesso a tirare calci al sacco di sabbia.
- Fantastico! – esclamò Michelangelo smettendo di mangiare pistacchi e alzandosi in piedi – Questo vuol dire che…
- Scordatelo Mikye – disse Leonardo in tono autorevole.
- E quando mai Mr. Sotuttoio, diceva di sì… - bisbigliò Raffaello facendosi, però sentire.
- Raffy, vedi di piantarla noi non usciamo di qui! – esclamò Leonardo.
- Uffa! – disse Michelangelo risedendosi sul divano.
- E’ inutile Mikye – disse la tartaruga dalla maschera rossa rivolgendosi al fratello – quando Leo dice una cosa quella cosa è legge…Ti chiamo stasera- disse poi rivolgendosi a Casey mentre saliva al piano di sopra dove si trovavano le stanze.

Era sera, una donna dai capelli rossi era ai fornelli, quando il telefono squillo.
- April, rispondi tu per piacere? – chiese una voce maschile dalla stanza opposta alla cucina, la donna si asciugò le mani con uno straccio e rispose al telefono:
- Sì pronto?
- April, sono io devo parlare con Casey!
- Sì ora te lo passo – rispose la donna, che poi andò a chiamare il fidanzato.
- Pronto?
- Casey, vado a farlo stanotte!
- Di cosa stai parlando?
- A cercare il clan “Aeko”, ma tu non puoi venire!
- Cosa? Ma perché Raf…
- Te lo spiegherò domani mattina – rispose Raffaelo.
- Va bene ma stai attento…
Ehi, mi sono fatto mai prendere da qualcuno? Rilassati, sono un ninja no?

Bhe se vi piace così tanto lo posto ora...

Ormai era notte fonda, più o meno le undici, le strade di New York erano ormai vuote, in un negozio di antiquariato tre persone, stavano prendendo più oggetti possibili, quando un uomo a cavallo di una moto grigia li colse di sopresa:
- Nessuno vi ha insegnato che non si ruba?
- Chi sei, cosa vuoi? – chiese uno degli uomini.
- Siete solo dei pivelli… - disse l’uomo, indossava un’armatura di metallo e un casco che gli copriva tutta la faccia – Vi conviene arrendervi se non volete farvi troppo male…
Gli uomini presero tutto ciò che era alla loro portata e scapparono, l’uomo montò sulla moto e li inseguì.
Li aveva quasi raggiunti, quando dal nulla comparvero tre ragazzi, che li immobilizzarono e li legarono ad un lampione. L’uomo col casco, guardò quella scena, poi se ne andò deluso.
Aveva fatto solo qualche metro di strada quando si accorse che i tre ragazzi, anch’essi col viso coperto da delle maschere lo stavano inseguendo, l’uomo in moto si fermò e si rivolse a quello che sembrava il capo del gruppo:
- Si può sapere perché mi seguite?
- Tu sei Night-Watcher, non è così? – chiese il ragazzo.
- E allora? – rispose l’uomo.
- Siamo tuoi fan e ora siamo anche noi difensori di New York…Siamo i “Green Boys”!
- Che razza, di nome è? Comunque si da il caso che questo non sia lavoro per dei pivellini, chiaro? – disse l’uomo in tono autoritario.
- Guarda che noi siamo alla tua altezza, e te lo possiamo dimostrare! – esclamò il ragazzo sicuro di se.
- Ah sì, sentiamo pivello quanti anni hai?
- Quindici!
- E tu credi che a quindici anni possa fare una cosa del genere.
- Guarda che io ho avuto un maestro molto più bravo di te! – esclamò il ragazzo irato.
- E come si chiamerebbe questo maestro?
- Si chiama Raffaello, ed è il migliore.
L’uomo rimase immobile, poi si riprese:
- Sicuro che si chiamasse così?
- Più che sicuro, oltre ad essere stato il mio maestro, è stato un grande amico!
- Perché parli al passato?
- Bè ecco a dire la verità è che, l’ho conosciuto tre anni fa, ma siamo stati insieme una sola notte e…non so dove sia…
- Vuoi dire che…
- No, lui non è morto, lui è fortissimo e soprattutto non si arrende davanti niente…mi ricordo che quella volta, a causa mia aveva perso la vista, ma ha continuato a combattere con coraggio e determinazione…
Vi lascio un po' di suspanse...sapete chiè questo ragazzino misterioso?

Aproposito Diffy

l'adoro anch'io è la mia preferita...

Esatto, l'adoro sopratutto perchè c'è solo Raffy... assieme a "gli eroi di Michelangelo"(credo si inittoli così non ne sono sicura) e "avventura subaqua" è la mia preferita

Ecco la nuova parte...

- Tailer?
- Come fai a sapere il mio nome?
L’uomo si tolse il casco, e il ragazzo:
- Raf, non ci credo sei tu! – esclamo saltandogli al collo.
- Sono contento di rivederti – rispose la tartaruga.
- Quindi sei tu Night-Watcher…uao, non ci posso credere – disse il ragazzo guardando con gli occhi colmi di gioia l’amico.
- Allora si può sapere che ti è saltato in mente? – chiese Raffaello serio – Questo non è un gioco!
- Guarda che sono più forte di tre anni fa! – esclamò il ragazzo.
- Sì, ma credo di averti già detto che le cose impulsive, e non pensate, sono solo dei rischi e poi… – la tartaruga si zitti
“Vorrei proprio sapere perché quando sono con questo moccioso, mi comporto come Leonardo”
- Non importa! – riprese la tartaruga – Hai sentito parlare del clan “Aeko”?
- Certo, è per via loro che noi tre siamo diventati i “Green Boys”! – rispose Tailer.
- Che cosa? – disse Raffaello, poi dall’incrocio si sentì un rumore di sirene – Dobbiamo andarcene di qui, prendete le vostre biciclette e seguitemi – disse montando sulla moto.
Arrivati in un vicolo ceco…
- Ora possiamo continuare il discorso – disse la tartaruga.
- Sì, sono fortissimi e oltre tutto il clan del “Foot”, dato che non ha più un capo, si è unito a loro. Credo che neanche tu da solo puoi batterli.
- Spiegami allora come pensavi di batterli tu!
- Bè io cercavo alleati, e poi avremmo provato ad attaccarli! – disse orgoglioso.
- Vieni – disse scendendo dalla moto – hai un po’ di alleati da conoscere – continuò aprendo il tombino.
- Nelle fogne? – chiese uno dei ragazzi disgustato.
- Ehi, io ci abito qua sotto chiaro?

Arrivati davanti alla porta, di metallo, d’ ingresso Raffaello, tirò un tubo tra i quattro che c’erano allineati lì accanto e si aprì, andarono con passo felpato al piano di sopra, e si infilarono nella camera della tartaruga:
- Domani, vi presenterò gli altri, ora vi mettete a dormire!
- Ma qua c’è un solo letto! – esclamò uno dei ragazzi.
- Ci credo è la mia camera! Arrangiatevi io vado a dormire sul divano…vedete di mettervi a dormire!

La mattina dopo:
- Raffy? Raffy, vuoi svegliarti? Sono le sei è l’ora dell’allenamento! – disse Michelangelo, bussando alla porta della camera della tartaruga dalla maschera rossa.
- Chi è che rompe a quest’ora? – rispose un assonnato Tailer mentre apriva la porta…
- Haaaaaaaaa! – fu un attimo Michelangelo gli fu addosso e gli premeva il nuchaku alla gola.
- Lascialo stare Mikye… – disse una voce dietro di lui, la tartaruga dalla maschera arancione si girò, Raffaello lo fissava con le braccia incrociate – è mio amico sa qualcosa sul clan.
- Non mi dire che sei andato di nuovo in giro di notte! – disse lui mollando la presa al ragazzo.
- Non io, Night-Watcher!
- Spiritoso, sbaglio o avevi appeso il casco al chiodo?
- A quanto pare no! – rispose il fratello.
- Leo non ne sarà contento… – disse Michelangelo.
- Non sono affari miei…
- E invece sì! – i due si girano, Leonardo era salito e adesso guardava Raffaello con lo sguardo di rimprovero.
- Non mi guardare così, non sei il capo chiaro? – urlò per poi scendere al piano di sotto con un salto.

Due ore dopo Leonardo, Raffaello, Donatello, Michelangelo, Splinter, Casey, April, Tailer e i suoi due amici erano riuniti e stavano riflettendo su una strategia.
- Penso che se provassimo con un attacco ben organizzato, possiamo farcela ad arrivare sani e salvi all’ultimo piano del loro covo. – disse Leonardo in tono autorevole.
- Non sono d’accordo – intervenne subito Raffaello.
- Tanto per cambiare!?! – rispose la tartaruga dalla maschera blu, nervoso.
- Io credo sia meglio attaccare subito prima che si accorgano del nostro piano, perciò penso di andare subito a dargli una bella ripassata – disse Raffaello sfilando i sai dalla cintura e facendoli roteare.
- Raf, no, non è una buona idea!
- Quanto ci vuoi scommettere?
- Io non scommetto con te…
- Solo perché hai paura di perdere…
- Farai quello che ti dico che tu lo voglia o no…
- Scordatelo…
- Ragazzi la volete piantare? – intervenne Donatello, mettendosi tra i due che si erano alzati ed erano uno di fronte all’altro.
- Io ci vado oggi stesso, Tailer…
- Arrivo – rispose il ragazzo, facendo cenno ai suoi amici di seguirlo.
- Casey, vieni con noi? – chiese Raffaello all’amico.
- Bè ecco io…– si voltò verso April e gli altri.
- Lascia perdere…facciamo da soli! – disse Raffaello andandosene seguito dai tre ragazzi.

Ecco il continuo...

Qualche ora dopo davanti al covo del clan:
- Ok, state attenti, questo non è più un gioco, quindi prudenti…
- Raf – disse Tailer rivolgendosi all’amico – forse avevamo bisogno di aiuto, dato che…
- Stai zitto chiaro?
Entrarono, da una finestra, allo stile Night-Watcher, e si infiltrarono. Si ritrovarono in un lungo corridoio con le pareti bianche, da una parte c’erano le finestre, tra cui quella rotta da loro, dall’altra parte c’erano degli uffici, con le porte in legno scuro. Attraversarono il corridoio senza problemi, poi si ritrovarono in una stanza circolare piena di vetrine con le più inimmaginabili armi ninja.
I ragazzi rimasero incantati nel vedere tutte quelle armi, ma Raffaello rimase con l’occhio vigile, pronto a difendersi.
Rimasero lì per qualche minuto, o forse di più poi videro qualcuno sbucare dalla porta da cui erano venuti. Era un uomo alto, portava una strana armatura in metallo, probabilmente acciaio, uno dei guanti che indossava aveva degli spuntoni molto affilati, e dietro la maschera due occhi rossi fissavano quelli di Raffaello. Tailer guardò l’amico, ma non lo riconobbe, al contrario di come lo conosceva lui, coraggioso e forte, ora era fermo immobile e i suoi occhi, attraverso il vetro del casco di Night-Watcher, sembravano terrorizzati.
- Che ci fai, in un posto come questo, senza i tuoi fratelli? – disse l’uomo con voce metallica.
- Che te ne importa – rispose lui con voce tremante.
- Raffaello, Raffaello…
- Stai lontano da me brutto… – disse la tartaruga tirando fuori le catene.
- Raf, sono io! – l’uomo si levò la maschera, facendo scoprire a Raffaello dei capelli neri, lunghi fino alle spalle, e una pelle candida, che solo una donna poteva avere.
- Karai – disse la tartaruga tranquillizzandosi – mi hai fatto prendere un colpo!
- Chi è? – bisbigliò Tailer all’amico.
- Te lo spiego dopo – rispose al ragazzo, poi si rivolse di nuovo alla donna – Che ci fai qui?
- Niente che ti interessi… sono cose che non ti riguardano, tu piuttosto che ci fai qui?
- Passeggio… a proposito ,Karai, ho sentito che non hai più un clan! – disse la tartaruga sogghignando.
- Spiritoso, ho ancora qualche ninja che sta dalla mia parte, oggi sono qui perché devo constatare delle cose – disse svelta la donna.
Le loro strade si divisero…